Motozappa o motocoltivatore?

Tra il mese di Novembre e il mese di Febbraio, passando vicino a dei campi coltivati, si può percepire un odore acre e fastidioso. Questo infatti è proprio il periodo in cui i trattori lavorano il terreno e concimano i campi per prepararli alle semine.

In questa fase annuale, anche chi ha un orto può preparare il terreno. Ci sono diverse correnti di pensiero: alcuni ritengono infatti sia meglio lavorare la terra sia a Novembre che a Febbraio; altri sostengono sia meglio farlo una sola volta.

Per eseguire queste attività esistono macchine agricole di varia tipologia, come le motozzappe e i motocoltivatori, che nascono anche per piccoli appezzamenti e coltivatori non professionisti. Il lavoro diventa più semplice, meno faticoso senza rinunciare a ottimi risultati.

Come prima fase l’orto necessita di essere vangato, quindi le zolle di terreno sottostanti devono essere girata e portata in superficie. Questo processo può essere effettuato con una vanga oppure tramite accessori che si innestano (dipende dai modelli) sia sulla motozappa che sul motocoltivatore.

Dopodichè bisogna rompere le zolle, così da rendere il terreno soffice e adatto per piantare o seminare.

Arrivati a questo punto possiamo decidere quale dei due macchinari utilizzare. L’ideale sarebbe averli entrambi! Il motocoltivatore lo si può utilizzare per lavori più importanti e faticosi, magari a inizio stagione quando il terreno è più difficile da trattare. La motozappa invece può risultare particolarmente comoda quando il terreno è già smosso e la
zona è più ridotta, difficile da gestire con un motocoltivatore.

Ma quali sono i vantaggi di un Motocoltivatore? Maggiore stabilità, meno vibrazioni e meno fatica: infatti le sue ruote
avanzano e la fresa funziona in maniera indipendente, a differenza della motozappa. Il risultato finale è un terra più fine che facilita il trapianto o la semina. In base al modello, c’è la possibilità di agganciare diverse tipologie di attrezzi come per esempio l’aratro.

Quali sono invece gli svantaggi? Il Motocoltivatore risulta meno maneggevole in spazi ristretti. La sua fresatura è meno profonda (siamo intorno ai 15 cm). Inoltre, rispetto a una motozappa di pari larghezza, il costo risulterà più dispendioso.

Quali sono i vantaggi di una Motozappa? Maggior profondità di fresatura (25/30 cm), più indicata per rimpicciolire zolle grandi derivanti dalla vangatura. Più leggera e maneggevole, perfetta ad esempio in piccoli orti per passare tra una coltura e l’altra.
Ha un peso più contenuto e si trasporta più facilmente, senza troppa fatica.

Quali sono invece gli svantaggi? Ha un funzionamento molto nervoso, serve abbastanza forza per l’utilizzo, soprattutto su terreni con zolle grandi o sconnesse. Per ottenere una buona finitura del terreno sono necessari più passaggi.

La motozappa utilizza come sistema di avanzamento le frese stesse: l’albero motore, tramite una cinghia e una catena a bagno d’olio, permette alle frese di girare. Alcuni modelli hanno una o due velocità e la retromarcia.

Il motocoltivatore avanza tramite la trazione sulle ruote e le frese girano indipendentemente. Il sistema di funzionamento è più complesso, con una scatola cambio a ingranaggi a bagno d’olio, che permette lavori più gravosi.

Inoltre il motocoltivatore ha un peso superiore che lo rende ulteriormente stabile

Come tutte le macchine a quattro tempi, è importante effettuare un tagliando annuale. Inoltre, essendo macchine sempre a contatto con la terra, hanno il filtro che tende a sporcarsi ed è importante mantenerlo pulito con regolare frequenza per evitare che la polvere entri nel motore. È buona abitudine pulire anche le frese, soprattutto la parte dove si innesta il movimento.

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